31 agosto 2023

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Investimento e polizza vita

Investitori socialmente responsabili: chi sono e come investono
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  • Investimenti sostenibili

  • Investimenti sostenibili e responsabili

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Da diversi anni a questa parte, il mondo della finanza ha registrato un mutamento a dir poco rivoluzionario, con un grande cambiamento in particolare per gli investimenti.

Da tempo ormai si parla in maniera sempre più diffusa di sostenibilità, quale concetto chiave da abbinare a quello di profitto, che a lungo è stato dominante ed esclusivo. 

Rispetto al passato, gli investitori ora non guardano più solo al rendimento, ma anche all’impatto sociale, ambientale ed etico dei propri investimenti.

C’è una maggiore consapevolezza da parte di chi investe, che punta sempre più a coniugare crescita del capitale e sostenibilità.

Chi sono gli investitori socialmente responsabili

Investire responsabilmente è possibile, grazie a delle strategie che permettono di integrare l’analisi propriamente finanziaria, con quella sociale, etica e ambientale, ossia extra-finanziaria. 

Questo è uno degli obiettivi che hanno nel mirino gli investitori socialmente responsabili, ossia coloro che puntano a investire nella sostenibilità, consci del fatto che una scelta di questo tipo non solo contribuisce a migliorare il mondo in cui viviamo, ma anche a impattare e non poco le scelte e i comportamenti delle aziende.

Gli investitori socialmente responsabili, quindi, tendono a escludere quei titoli di società che operano in determinati settori, quali ad esempio le compagnie petrolifere o le società produttrici di armi, alcool, tabacco etc.

La loro preferenza viene accordata ai titoli che ai criteri più tradizionali affiancano quelli legati all’ambiente, alla società e all’etica.

Tra le scelte degli investitori sostenibili rientrano anche gli “impact investing”, ossia gli investimenti a impatto, che puntano ad avere un impatto ambientale e sociale positivo e misurabile insieme a un rendimento finanziario.

L’identikit dell’investitore sostenibile

La figura dell’investitore sostenibile può essere definita tracciando una sorta di identikit, almeno con riferimento all’Italia, sulla base delle indicazioni che arrivano dalla Consob.

Dalla lettura del terzo quaderno di finanza sostenibile pubblicato a novembre 2022 e intitolato: “Interesse verso gli investimenti sostenibili. Un esercizio di caratterizzazione degli investitori italiani”, si apprende che i soggetti maggiormente interessati agli investimenti green sono le donne che hanno un livello di istruzione elevato.

L’investitore sostenibile tipo ha un reddito mensile compreso tra 1.200 e 3.000 euro e una ricchezza finanziaria tra 10.000 e 50.000 euro. 

Un altro fattore caratterizzante è relativo al possesso di conoscenze finanziarie di base,  unitamente a quello di un’avversione al rischio non particolarmente alta, ma tendenzialmente media.  

Altri due aspetti correlati positivamente con l’interesse per gli investimenti sostenibili, sono l’esperienza in materia di investimenti e il possesso di un portafoglio diversificato.

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Gli investimenti sostenibili

Per comprendere in maniera ancora più approfondita chi sono gli investitori socialmente responsabili, analizziamo alcune forme di investimento che ruotano tutte intorno al tema chiave della sostenibilità. 

Partiamo da una domanda molto semplice che ci permetterà di entrare nel vivo della trattazione: cosa sono gli investimenti sostenibili?

Secondo la tassonomia europea, introdotta dal Regolamento UE 2020/852, un investimento può essere definito sostenibile, se risponde ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali definiti dall’Unione Europea, non ha impatti negativi sulle persone e sull’ambiente e avviene nel rispetto di garanzie sociali minime.

Gli investimenti sostenibili sono solitamente identificati da due sigle: SRI (di cui parleremo più avanti) ed ESG.

Quest’ultimo acronimo sta per Environmental, Social and Governance, e viene utilizzato con riferimento a fattori ambientali, sociali e di gestione di una società.

In particolare, i criteri ambientali sono relativi al modo in cui un’azienda affronta determinate questioni, quali quelle dei rifiuti, dell’inquinamento e del cambiamento climatico, giusto per citarne alcune.

I criteri sociali si riferiscono a come una società o uno Stato tratta le persone, mentre i fattori di governance riguardano le regole e le strategie alla base della guida di un’azienda.

Chi decide di investire in modo sostenibile, tiene in considerazione i criteri ESG per valutare un investimento a impatto sociale e la sostenibilità dello stesso.

Con l’obiettivo di ottenere una panoramica dettagliata, obiettiva e trasparente della performance di un’azienda secondo le metriche ambientali, sociali e di governance, in FWU abbiamo sviluppato un sistema di rating che si basa sui criteri ESG, assegnando un punteggio da 0 a 100 per la sostenibilità complessiva delle aziende.

Sul mercato oggi è presente un’offerta ampia e diversificata di prodotti ESG tra cui scegliere e sicuramente tra i più popolari troviamo i fondi sostenibili, nei quali trovano spazio società che rispondono in maniera precisa a determinati criteri sociali, ambientali e gestionali. 

Volendo fornire degli esempi di investimenti sostenibili, si può fare riferimento a quelli nella microfinanza, per rendere più agevole e diffuso l’accesso al credito, ma anche ai social bond, così come agli investimenti che producono energia da fonti rinnovabili.

Gli investimenti sostenibili e responsabili

Parlando di investimenti sostenibili poc’anzi, abbiamo citato la sigla SRI, dall’inglese Sustainable and Responsible Investment. Traducendo in italiano, si tratta degli investimenti sostenibili e responsabili. Gli investimenti SRI, secondo la definizione risalente al 2013 del gruppo di lavoro del Forum per la finanza sostenibile, “mirano a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia di investimento orientata al medio-lungo periodo che, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale, sociale e di buon governo”. 

Con l’acronimo SRI ci si riferisce anche all’investimento socialmente responsabile, che cerca di coniugare il ritorno finanziario al bene sociale. 

In sostanza, si tratta di una forma di investimento che insieme alla ricerca della performance finanziaria, ha come obiettivo quello di dare vita a un valore aggiunto sociale e ambientale.

Gli investimenti socialmente responsabili possono essere effettuati puntando su singole società o acquistando fondi SRI, ossia fondi socialmente responsabili.

Si tratta di fondi di risparmio gestito che accolgono al loro interno aziende ed enti che rispecchiano determinati principi etici, condivisi o meno dagli investitori.

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Gli investimenti etici

Parlando di sostenibilità, non si può non fare riferimento agli investimenti etici, che accanto alla ricerca del rendimento, hanno come obiettivo principale i valori etici dell’investitore, siano essi riferiti a una sfera morale, religiosa o sociale. 

In altre parole, gli investimenti etici sono quelli in cui l’investitore sceglie il modo in cui impiegare il suo capitale in base a dei criteri etici personali

Non è facile dare una definizione univoca di investimento etico, ma prendiamo come riferimento l’indicazione che arriva da Assogestioni. 

Nella Guida alla Classificazione dell’Associazione italiana del risparmio gestito, viene definito “etico, “un fondo che ha una politica di investimento che vieta l’acquisto di un insieme di titoli e/o privilegia l’acquisto di titoli sulla base di criteri diversi dalla sola massimizzazione del rendimento atteso e/o si attiene a un processo di investimento secondo principi diversi dalla sola massimizzazione del rendimento atteso”.

L’aggettivo etico di fatto rappresenta un concetto relativo che può quindi assumere numerose sfaccettature.

Non a caso nella grande famiglia degli investimenti etici si possono far rientrare gli investimenti sostenibili e quelli socialmente responsabili

In generale, un investimento etico viene scelto da quanti aderiscono a determinati valori e puntano al contempo a offrire un contributo al benessere collettivo, vale a dire ad avere un impatto positivo sia per l’ambiente che per la società. 

Al pari di quelli SRI, anche gli investimenti etici si realizzano mediante fondi etici che scelgono i titoli da inserire in portafoglio in base a dei criteri etici e morali condivisi dall’investitore. 

In sintesi

L’investitore socialmente responsabile: 

  • punta al rendimento e alla sostenibilità

  • può scegliere tra varie tipologie di investimento

  • può avere un impatto sulla società

Buono a sapersi 

Gli investimenti sostenibili e quelli socialmente responsabili possono rientrare nella più grande famiglia degli investimenti etici.